Nasce a Gerusalemme intorno al 761, da famiglia assai devota. La madre presenta il piccolo quando ha appena tre anni al patriarca della Città Santa, che gli conferisce la tonsura monastica. Verso il 786 Michele dona tutti i suoi beni ed entra nella Grande Laura di Gerusalemme, cioè nel monastero di San Saba, dove resta per diciotto anni. Nel 798 diviene sacerdote. Un paio d'anni più tardi ottiene il permesso di ritirarsi in una cella isolata, presso una grotta, per dedicarsi alla vita di contemplazione e preghiera. Intorno all'811 il patriarca di Gerusalemme lo nomina proprio sincello, cioè 'colui che vive nella medesima cella'. Il suo compito è di essere consigliere personale del patriarca. Nell'813 la Chiesa gerosolimitana gli affida una missione da svolgere presso papa Leone III, il cui scopo era di trovare una soluzione di una difficoltà insorta tra la comunità greca di San Saba e i monaci latini del Monte degli Olivi. I delegati vengono però maltrattati e anche incarcerati. Michele soltanto dopo la morte dell'ultimo imperatore iconoclasta (842) potrà definitivamente tornare al monastero di Chora. Muore nel gennaio dell'846.
Altri santi: S. Graziano, S. Rufo, S. Malachia, S. Quinto, S. Zosimo
Il Santo di ieri | Il Santo di domanisvolgere un lavoro (v.intr.), dedicarsi a un mestiere (v.intr.), esercitare (v.intr.), svolgere (v.intr.), occuparsi (v.intr.), professare (v.intr.), operare (v.intr.), agire (v.intr.), darsi da fare (v.intr.), ingegnarsi (v.intr.), adoperarsi (v.intr.), guadagnarsi il pane (v.intr.)...