Nato a Roma intorno al 354 da nobile famiglia senatoria, secondo un'antica tradizione, è ordinato diacono dallo stesso Papa Damaso. Nel 383 l'imperatore Teodosio lo vuole a Costantinopoli per affidargli l'educazione dei figli Arcadio e Onorio. Vi resta undici anni, fino al 394, quando in seguito a una profonda crisi spirituale, ottiene l'esonero da quell'incarico per ritirarsi nel deserto egiziano. Chiedendo a Dio una sicura via per giungere alla salvezza, una voce misteriosa gli avrebbe risposto: 'Fuggi gli uomini'. Il quarantenne Arsenio segue alla lettera il consiglio: sbarcato ad Alessandria d'Egitto, si aggrega alla comunità degli anacoreti di Scete, in pieno deserto. Concedendosi pochissimo sonno, trascorre notti intere in preghiera e meditazione: una preghiera fatta più di lacrime che di parole. Dal 434 al 450, Arsenio deve vivere lontano da Scete poichè è invasa da una tribù libica; va dunque a Troe, presso Menfi, dove muore nel 450.
Altri santi: S. Macrina, S. Epafra, S. Felice di Verona, S. Simmaco
Il Santo di ieri | Il Santo di domaniosservare (v.tr.), esaminare (v.tr.), considerare (v.tr.), studiare (v.tr.), scrutare (v.tr.), ispezionare (v.tr.), squadrare (v.tr.), rivolgere lo sguardo (v.tr.), fissare lo sguardo (v.tr.), ammirare (v.tr.), mirare (v.tr.), contemplare (v.tr.)...