Nasce ad Aosta nel 1033. Entrato nell'Ordine di san Benedetto nel monastero di Le Bec in Francia, insegna teologia ai confratelli, mentre avanza rapidamente nella via della perfezione. Passato in Inghilterra ed eletto vescovo di Canterbury, viene esiliato due volte. Definito un genio metafisico dal cuore di contemplativo, è una delle più lucide menti della filosofia scolastica, della quale è ritenuto l'iniziatore: è l'anello di congiunzione tra sant'Agostino e san Tommaso d'Aquino. In lui si avverte non solo l'acutezza speculativa, ma soprattutto il calore dell'anima. Mentre è arcivescovo di Canterbury, trovandosi in disaccordo con i re, Anselmo deve più volte andare oltre Manica. Ma alla fine, il senso di moderazione da lui dimostrato nelle prove più difficili disarma gli avversari e gli permette di tornare a Canterbury, dove può dedicarsi all'opera di moralizzazione del clero. Lascia molti scritti di teologia e mistica. Muore nel 1109. Nel 1720 è dichiarato dottore della Chiesa. (a. effe)
Altri santi: S. Corrado di Parzham, S. Apollonio, S. Sandra
Il Santo di ieri | Il Santo di domanicalmo (agg.), pigro (agg.), fiacco (agg.), svogliato (agg.), indolente (agg.), rilassato (agg.), comodo (agg.), apatico (agg.), flemmatico (agg.), tonto (agg.), ottuso (agg.), tardo (agg.)...