Muore martire a Roma nella seconda metà del III secolo o forse all'inizio del IV secolo, in un probabile 12 gennaio. Papa Damaso compose versi per il suo sepolcro e molti Padri, dopo sant'Ambrogio, la celebrarono con lodi. La straordinaria diffusione del culto di Agnese, a partire almeno dalla prima metà del IV secolo, è dovuta agli entusiastici elogi di alcuni grandi padri della Chiesa, come S. Ambrogio, S. Girolamo, S. Gregorio Magno, che additarono la fanciulla romana come modello esemplare di vergine, dalla fede incrollabile e di grande forza d'animo, contrapposta alla fragilità del suo corpo di adolescente. S. Ambrogio immagina Agnese sottoposta a giudizio, con la minaccia di torture e morte se non avesse sacrificato agli idoli, contrapponendone la debolezza fisica e la minore età, con l'eroismo impavido nell'affrontare la decapitazione. E' patrona dei fidanzati, delle vergini, dei giardinieri e dei bambini, ed è invocata per allontanare i pericoli del mare.
Altri santi: Sant'Epifanio di Pavia, B. Cristina di Assisi
Il Santo di ieri | Il Santo di domanichiaro (agg.), limpido (agg.), luminoso (agg.), brillante (agg.), pulito (agg.), cristallino (agg.), puro (agg.), terso (agg.), sereno (agg.), azzurro (agg.), libero (agg.), sgombro (agg.)...