Decima di tredici figli, nasce a Lima, in Perù, il 20 aprile 1586. I genitori sono entrambi di origine spagnola. Rosa dimostra, fin da piccola, un'attrazione per la penitenza e la mortificazione, che in certi casi pare persino esagerata. Si rifugia nella preghiera, mossa da ardente amore mistico per Gesù Cristo. Quando diventa terziaria domenicana continua la vita normale di figlia di una famiglia povera: cucito, ricamo, vendita di fiori, infermiera. In una delle stanze della casa materna prepara una specie di asilo dove raccoglie bambini abbandonati e anziani. Dal 1609 in poi, per cinque anni, vive come reclusa in una piccola cella di non più di due metri quadrati, che fa costruire in fondo al giardino di famiglia. Lì svolge i suoi lavori manuali mentre prega e si mortifica. Legge la Bibbia, alcune opere di grandi santi e ha visioni mistiche, finchè il suo corpo, stremato dalle troppe penitenze, cede. Muore il 24 agosto 1617.
Altri santi: S. Giustiniano, S. Flaviano, S. Eugenio
Il Santo di ieri | Il Santo di domaniunione matrimoniale (s.m.), legittima unione (s.m.), vita coniugale (s.m.), vita matrimoniale (s.m.), cerimonia nuziale (s.m.), rito nuziale (s.m.), festa nuziale (s.m.), nozze (s.m.), sposalizio (s.m.)...