Un prezioso documento che risale al 156, ci informa che Policarpo è stato vescovo di Smirne ed è poi morto bruciato vivo nell'anfiteatro della città, a causa della sua fede in Cristo. Era ormai vecchio, ottantasei anni compiuti, ed era consapevole di non poter fare molto affidamento sulle proprie forze. Ma una volta catturato dal granaio dove s'era nascosto, diede prova di sereno coraggio, sicchè al proconsole che lo esortava a rinnegare Cristo, risponde con pacatezza: 'Da ottantasei anni lo servo, e non mi ha mai fatto nulla di male; come potrei bestemmiare il mio re che mi ha redento?' E alla minaccia d'essere arso vivo, ribatte: 'Il fuoco che mi minacci brucia un momento, poi passa; io temo invece il fuoco eterno della dannazione'. La professione di fede del vecchio Vescovo gli costa la condanna al rogo. Diventa così 'un pane che cuoce', eucaristia vivente, mentre le sue labbra pronunciano l'ultima stupenda preghiera: 'Sii dunque benedetto sempre, o Signore...'.
Altri santi: S. Romana, S. Primiano di Ancona, S. Lazzaro
Il Santo di ieri | Il Santo di domaniesistenza (s.f.), modo di vivere (s.f.), comportamento (s.f.), atteggiamento (s.f.), durata (s.f.), corso (s.f.), eternità (s.f.), realtà (s.f.), mondo (s.f.), vitalità (s.f.), salute (s.f.), vigore (s.f.)...