Nasce a Londra il 21 dicembre 1120 da Gilberto Becket, ricco mercante originario di Rouen, e da Matilde, appartenente a una casata borghese di Caen. L'apprendistato giuridico-cavalleresco, unitamente alle origini borghesi, servono a Tommaso per entrare a far parte dello staff dell'arcivescovo Teobaldo di Canterbury, già abate di Bec, personaggio di spicco nelle vicende religiose e politiche dell'Inghilterra del tempo. Con la morte di Teobaldo nel 1161, gli succede sul seggio arcivescovile e nel 1170 muore ucciso nella sua stessa Chiesa. Dal 1155 è chiamato alla carica di cancelliere del regno e per i successivi sei anni è il compagno inseparabile di Enrico II. Si dedica al suo compito con la massima serietà e consapevolezza, tenendo sempre presente il suo ruolo di massimo rappresentante della 'iustitia' del re, senza calpestare i diritti della Chiesa o delle singole istituzioni ecclesiastiche in favore delle pretese dei nobili laici. Ordinato sacerdote e consacrato vescovo, Tommaso dimostra da quel momento di essere soltanto un uomo di Chiesa. Per ristabilire il diritto e la legalità nelle chiese locali e in particolare nella sede primaziale di Canterbury, si fa' nemico lo stesso Enrico II, tanto che deve riparare in Francia. Ritorna a Canterbury nel 1170, quando sente che la libertà della chiesa è minacciata. E' bene accolto dal popolo, ma odiato dall'entourage del re, che arma la mano di quattro cavalieri e il 29 dicembre Tommaso viene ucciso. Muore raccomandando la sua anima e la causa della Chiesa a Dio, alla Vergine, al beato Dionigi e ai patroni della cattedrale.
Altri santi: S. Davide, S. Colomba, B. Gerardo Cagnoli
Il Santo di ieri | Il Santo di domanisplendente (agg.), scintillante (agg.), sfavillante (agg.), sfolgorante (agg.), raggiante (agg.), luminoso (agg.), smagliante (agg.), abbagliante (agg.), lucente (agg.), rilucente (agg.), luccicante (agg.), dorato (agg.)...