Nasce a Latiano (Br) nel 1841. Frequenta gli studi universitari a Napoli. La goliardia è per lui anche sinonimo di scristianizzazione. Ma, con l'aiuto di amici che lo conducono a Dio, si riprende e, come un naufrago, torna alla riva. Il fatto di essere prima amministratore dei beni della contessa Marianna Farnararo e poi suo marito, lo porta nella Valle di Pompei, dove, un giorno, una voce misteriosa lo invita a propagare il S. Rosario. Bartolo stesso racconta che, in preda alla disperazione, si pone in cammino per una strada polverosa in un giorno quanto mai grigio. Mentre cammina frettolosamente senza sapere dove va, sente una voce nell'animo che gli sussurra: 'Se vuoi la salvezza, propaga il Rosario. E' promessa di Maria: chi propaga il Rosario si salva'. Da quel momento fa di tutto per diffondere la devozione alla Madonna. Comincia le sue peregrinazioni per i casolari di Valle di Pompei per trovare denaro per costruire una nuova Chiesa. Il 13 febbraio del 1876 una vecchia immagine della Madonna, restaurata, viene esposta in Pompei alla pubblica venerazione e il popolo si impegna nella recita del Rosario. Nel 1887 è consacrato il nuovo altare. Accanto alla nuova chiesa non manca nella vita di Bartolo la creazione di opere sociali, come orfanotrofi, strutture per figli di carcerati e anche una Congregazione femminile, le Suore Domenicane Figlie del S. Rosario di Pompei. Muore il 5 ottobre 1926. Il 26 ottobre 1980 Giovanni Paolo II lo proclama beato.
Altri santi: S. Faustina Kowalska, S. Placido, S. Galla, S. Crescenzio, S. Tullia
Il Santo di ieri | Il Santo di domanicelere (agg.), svelto (agg.), rapido (agg.), lesto (agg.), spedito (agg.), attivo (agg.), dinamico (agg.), efficiente (agg.), pronto (agg.), scattante (agg.), sollecito (agg.), solerte (agg.)...