Giovanni Visdomini, nato intorno al 995 nei pressi di Firenze, un venerdì si imbatte nell'uccisore del fratello. Riesce a perdonarlo e poi va a inginocchiarsi davanti al crocifisso della chiesa di S. Miniato e da quel giorno, toccato nel cuore da Cristo, sceglie la vita monastica sotto la regola di S. Benedetto. Muore il 12 luglio 1073 ed è patrono dei boscaioli. La fierezza del nobile cavaliere riemerge allorchè si tratta di difendere l'onore della Chiesa, avvilito dalla corruzione dei falsi pastori. Bersaglio del suo sdegno sono lo stesso abate del monastero e il vescovo di Firenze. Dopo essere rimasto per qualche tempo nel monastero di Camaldoli, Giovanni si ritira nel 1030 in un romitaggio solitario, dove costruisce un monastero per sè ed alcuni compagni animati dalle medesime intenzioni. Dà alla comunità una regola da lui redatta e basata sullo stile benedettino. Il monastero sorge in località Vallombrosa e la nuova Fondazione viene detta dei Vallombrosiani. A questi monaci i fiorentini affidano persino le chiavi del tesoro e il sigillo della Repubblica.
Altri santi: S. Lucio, S. Giovanni Wall, S. Leone I, S. Felice, S. Paolino di Lucca, S. Veronica
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