Lo troviamo intorno all'anno 50 d.c. Ci parla di lui la Lettera di S. Paolo a Filemone, e proprio da questa apprendiamo che Onesimo era stato uno schiavo fuggiasco e un ladro. Nella sua lettera S. Paolo invita Filemone, il padrone, a riaccogliere Onesimo perchè è pentito di ciò che ha fatto; è divenuto collaboratore del Vangelo: 'Ti prego dunque per il mio figlio, che ho generato in catene, Onesimo, quello che un giorno ti fu inutile, ma ora è utile a te e a me. Te lo rimando..., non più però come schiavo, ma molto di più che schiavo, come un fratello carissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore. Io, Paolo, scrivo ciò di mio pugno: pagherò io personalmente...' Secondo il Martirologio romano, Onesimo sarebbe divenuto vescovo di Efeso e poi morto martire a Roma.
Altri santi: S. Giuliana, B. Giuseppe Allamano, B. Filippa Mareri
Il Santo di ieri | Il Santo di domanirischiarare (v.tr.), diffondere luce (v.tr.), fare brillare (v.tr.), rallegrare (v.tr.), ravvivare (v.tr.), vivacizzare (v.tr.), rendere radioso (v.tr.), allietare (v.tr.), insegnare (v.tr.), istruire (v.tr.), informare (v.tr.), mettere al corrente (v.tr.)...